agosto 07, 2008

Senza se e senza ma


Prendo spunto da Leonardo facendo un pratico copia-incolla.
Nel caso. Affinché non ci siano incomprensioni e discussioni inutili.
La sottoscritta nel pieno possesso delle proprie seppur effimere facoltà mentali e fisiche, qualora un incidente o una malattia la costringessero in un letto, assistita da costosi (inutili) macchinari da cui dipenderebbe la sua vita in un stato d'incoscienza protratto per tre (3 anche troppi ma va bene) anni
CHIEDE
-che non si dia risalto mediatico alla cosa: la gente nasce e muore tutti i giorni
-che i politici restino a distanza: sarebbe un Paese migliore se le leggi non si facessero pensando al caso particolare
-che gli opinionisti si tengano le loro opinioni: grazie, ho già le mie (in particolare sarebbe bello da parte di Giuliano Ferrara lasciarmi morire in pace, visto che è una vita che m'affligge con opinioni non richieste)
-che i preti facciano i preti, che pensino cioè a consolare vedove e orfani, e non inventarsi bislacche etiche pro-life, che per, per quanto ho potuto appurare, dal vangelo non risultano. E io il Vangelo un po' l'ho letto Santi Padri. Comincia con un vecchio Santo che chiede di morire; prosegue con un uomo, Figlio di Dio, che a un certo punto decide di morire. Proprio così: il Padre gli lascia la libertà di scegliere, e lui decide. Quando un amico lo prende in disparte per dissuaderlo, lui gli risponde: Vade retro Satana. Non so se mi sono spiegata: Vate retro satana, perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini.
Pecco certo di superbia nel paragonare il mio piccolo sacrificio a quello del Figlio di Dio: lui doveva mondare tutti gli uomini dal peccato originale, io vorrei soltanto che i macchinari, il tempo, le risorse e l'affetto che si spendono nel mio caso disperato vengano rivolte ad altri malati, più bisognosi d'affetto, risorse, tempo e macchinari. Ma la vita è un dono, l''unico che mi resta, e dei doni si dispone a piacimento. Capisco che dire No a un dono possa essere interpretato come un segno di scortesia: il mio però più che un No, è un Grazie, mi è piaciuto, ma in queste condizioni non mi va più, ne ho abbastanza, datene piuttosto un po' di più ad altri che ne hanno avuto di meno.
QUINDI
-che si stacchi la spina dai macchinari
-che si stacchi l'eventuale sondino che mi nutre. Qualora il dottore incaricato avesse difficoltà con la sua coscienza, trovatene un altro. Che abbia letto questo mio post e comprenda.
-che mi somministri per favore qualche oppiaceo, nell'eventualità che pure nell'incoscienza io stia provando dolore, giusto per finire in bellezza gli ultimi istanti.

Poi se dovessi ritornare improvvisamente non raccontatemi gli accadimenti degli ultimi tre anni trascorsi in coma. Non credo che m'interesserebbero. A quel punto fonderei una nuova religione. Per dire.
(*aggiungo: voglio essere cremata, e poi delle ceneri, spargerle nel Gange a me pare una stronzata che già sta inquinato di suo, fate un po' quel cazzo che vi pare che tanto non potrò avere da ridire di certo, come idea. Questa clausola è scritta in piccolo ma vale, come quelle delle assicurazioni. Le clausole scritte in piccolino, avete presente vero? ecco, quelle valgono un sacco)


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