aprile 06, 2007

Le cose non sono mai le stesse


Un po' prende lo sconforto a capire che la memoria non è mai precisa e va via via sfocando negli anni e nel tempo. Un po' come quando uno ricorda il sapore del pane che aveva assaggiato in quel luogo e in quel tempo e poi risente l'odore e si ricorda di quel sapore e riprova a mangiarselo e pensa che sia lo stesso pane e lo stesso odore. Ma non è vero. Le cose arrivano intermittenti attraverso i ricordi e non sono mai le stesse. Perché in verità la terra cambia e cambiano le colture e cambiano gli ortaggi e i frutti. E' la memoria umana a pensare che quella roba è la stessa di trentanni fa ma non è così. Non lo è mai stato. Di fondo pensare che gli oggetti attorno a noi siano immutabili è sciocco. Quando poi noi mutiamo la vista e le nostre papille vengono lentamente stravolte dagli anni, e se ci portassero a fare un giro nel proprio passato, ci accorgeremmo che ciò che ci piaceva un tempo, ora non ci piace più.
Se avessi incontrato Marcel gli avrei detto questa storia che sì è vera l'intermittenza del cuore, ma il cuore percorre altre vie. Invece i nostri sensi maturano e cambiano con le cose senza che noi ce ne accorgiamo. Se non con la tristezza e la malinconia di percepire che la memoria s'assottiglia. E poi quella sottigliezza diventa nostalgia. E vorrei anche dire che la nostalgia è un bruttissimo sentimento che si ancora sui fondali della dimenticanza. Perché se solo ricordassimo bene quel piatto che abbiamo mangiato in quel posto e che tanto c'era piaciuto, adesso la percezione di quel piatto sarebbe completamente diversa. Perché quel piatto lì è fatto con gli ingredienti di adesso mica con quelli di ventanni fa e tutto è cambiato perché le cose non sono mai le stesse. Eppure noi pensavamo che fosse quel piatto lì. In realtà come per le cose, anche noi non siamo più gli stessi. E' solo la nostra memoria fallace, bucata e svuotata che s'indirizza su strade periferiche.
Anche sentendo una musica o guardando un quadro o rileggendo un libro. I suoni son gli stessi e la visione e la lettura pure, ma è il mondo del proprio sentire che non è più lo stesso. Per non dire dei cinque sensi e di quanto vengano spiazzati dal vortice del tempo. E' che le cose non sono mai le stesse. Per quanto ci appaiono immutabili. Di fatto niente più è come prima. Gli enologi forse questa cosa la percepiscono meglio. La volatilità del gusto e la claudicanza della memoria, l'inconsistenza e la fragilità dell'impressioni perché appunto le cose non sono mai le stesse.
Quindi questa Pasqua non è la stessa dell'anno scorso. E quello che andrete a mangiare non sarà lo stesso cibo dell'anno scorso. O degli anni passati. A chi vi dirà che è sempre la stessa solfa,
fateglielo notare quant'è tragico il suo immanentismo. Perchè le cose non sono mai le stesse.
Anche gli auguri di Buona Pasqua non sono gli stessi dell'anno scorso. Per dire.

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6 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Ragione da vendere.
Ho pensato spesso che mi piacerebbe rivedere una morosa di trent'anni fa, ma poi penso che anche per lei sono passati gli anni.
C'è un'eccezione però, e mi è capitata di fronte alla Nike di Samotracia, al Louvre. Al liceo, quando l'ho studiata, mi aveva rapito con la sua bellezza; quando l'ho vista dal vero mi è venuta la sindrome di Stendhal: centomila volta meglio del ricordo scolastico. Ma è un'eccezione.
Tanti auguri, Piccola.

11:38 PM  
Anonymous Anonimo said...

auguri piccola cuoca...
roberto

12:19 AM  
Blogger Orizzontidelgusto said...

Καλό Πάσχα... Buona Pasqua!

Barbara

10:41 AM  
Blogger Labelladdormentata said...

In realtà l'anno scorso abbiamo mangiato cose diverse da quest'anno, e poi l'agnello l'avevo fatto al forno e non al tegame, e tra l'altro la Pasqua l'avevamo passata da mia sorella e non a casa nostra, e quindi hai proprio ragione: questa non è stata la stessa Pasqua dello scorso anno. Per dire.
Auguri!

5:28 PM  
Blogger cat said...

è vero tutto cambia...tutto tranne il font dei tuoi post! vuoi che cambino anche i miei occhiali?
Ho avuto la fortuna di avere due nonne che sono vissute a lunghissimo (una è ancora con noi), così ho potuto osservare e familiarizzare, con calma, senza panico, con l'affievolirsi della memoria.
Il presente e i ricordi si impastano in un tempo indeterminato, che, alla lunga, può anche essere piacevole, 'notte cat

9:55 PM  
Blogger lapiccolacuoca said...

@cat t'ho cambiato il carattere, ma per questioni grafiche a me small piace. M'ho vedo di fare il normal, ma vuoi il large? NO, il large NONONO! Sulla mia schermata si legge bene, cioè io ho gli occhiali uguale e leggo, benissimo, forse devi cambiare video, forse...

8:42 AM  

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