l'estetica e il cibo
Il cibo serve per sopravvivere. L'estetica serve per vivere molto bene. Il supermercato serve per fare la spesa. Le etichette belle per farsi comprare.
Alias (bello l'esercizio di logica se l'avete seguito) il cibo dev'essere bello per essere appetibile, perché il popolo (notoriamente bue) mangia con gli occhi. Avevo letto che esiste un ristorante tutto al buio, dove non si vede niente e si viene guidati e serviti da nonvedenti. Lo trovo interessante. La vista non c'entra, c'entrano le papille gustative, c'entra la fiducia, c'entra quindi l'amore per il cibo. E quelli che hanno il disagio su/con/per il cibo?. Cazzi loro.
Se la devo dire tutta esiste un'estetica del cibo sorpassata (antica?) che fa capo a Martha Stewart (che si è fatta un po' di prigione per insider trading, a me questa signora piace, anche se a detta di molti è una stronza, ma io Fiorani&Co in prigione ancora non li ho visti e non credo che mai li vedrò). Questa roba piace un sacco a tutti coloro con un senso dell'eleganza misurata, signorile diciamo "borghese"...è quel tipo di estetica che si trova in tutte le case del ceto medio-alto, quel genere di colori, quel genere di sapori che lì stanno e lì si trovano, e che chi in genere ha un senso contemporaneo del bello (un misto di kitch e di estremo, di colori violenti e di forme astratte) trova supremamente noioso. Se si fa sperimentazione e il bello lo si cerca altrove per esempio nell'arte contemporanea, è chiaro che Martha risulta subito noiosa. Quando facciamo le cose belle (quel bello che ha una dimensione di percezione matematica basata sulla simmetria e non sull'asimettria, sulla dimensione cromatica di una cartella colori Pantone) risultiamo comprensibili. E' per questo che le foto dei cibi come le vedo in giro non mi piacciono. E' per questo che amo la sperimentazione ed è per questo che faccio molta ricerca sulla presentazione. E' altrettanto chiaro che quando applico questi principi il mio cibo raramente è bello da vedere. Faccio delle citazioni artistiche. Che nessuno conosce. Quindi ammetto che il mio cibo diventa difficile dal punto di vista estetico. Ammetto anche che in genere è buono. Ma non piace a tutti. Per fortuna. Mia. Alias il cibo dev'essere bello per essere appetibile perché se solo si mangia con gli occhi allora cosa vale il detto del popolo (notoriamente bue) "brutto ma buono"?
Etichette: De rerum culinaria
4 Comments:
anche io amo martha stewart così come la sua terribile rivale delia....puro divertimento!
troppa estetica, a volte poca ricerca e costruzione dei piatti, poca cultura gatronomica e molta improvvisazione=molti ristoranti milanesi
aprrezzo la tua ricerca...che poi non piacciano a tutti? è sempre così ;-)
Diceva il saggio:nn è bello ciò che bello ma è bello ciò che piace...
I miei piatti la maggior parte delle volte nn hanno un bell'aspetto, le foto fanno s... spesso e volentieri... però quello si assapora è buono. E a me basta...
Approvo su tutta la linea!!
;-)
Riguardo il rapporto estetico tra palato e vista.
http://nicolabusatto.blogspot.com/
Buongiorno,
visto che anche l'occhio vuole la sua parte oltre al gusto...
Volevo segnalarvi un sito molto interessante dal punto di vista della qualita' dei prodotti e della particolare ricercatezza degli stessi:
www.palatifini.eu
piu' che un sito una vera e propria enciclopedia enogastronomica dove sono presenti prodotti selezionati e ricercati accuratamente.
Vi consiglio, se siete appassionati come me di buon cibo, ma con prezzi non impossibili di darci un' occhiata... Io ho trovato dell'ottimo Pata Negra, del favoloso Black Code dell'Alaska e una varieta' di vini da intenditori.
Buona giornata!
Asia Limor
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