gennaio 02, 2006

sumochef: seconda puntata




Io e sumochef andiamo d'accordo, ma ovvio che sumochef sia un po' allergico alla mia persona (sono straniera e per di più donna, una diavola straniera) perché chi mi ha preso come consulente di fondo l'ha insultato e gli ha fatto perdere la faccia di fronte alla sua brigata. Il suo vero problema non è la mancanza di organizzazione, quanto di creatività. Sumochef è uno chef di banqueting: quando devi preparare 4 banchetti con una media di 500 persone al giorno, non devi essere per nulla creativo, devi essere tanto organizzato. Devi avere il controllo del budget, della grammatura per piatto, dell'organizzazione del personale e della brigata, delle stoviglie, dei piatti e solo alla fine molto alla fine puoi permetterti di fare il creativo. Forse.

Il general manager e sumochef non si sopportano, dire che si odiano è eccessivo, ma di certo non si sopportano in modo cordiale e in maniera orientale: estrema gentilezza reciproca, grandi sorrisi, inchini, ma non si ascoltano e non si sentono. Si guardano di sicuro ma non si vedono.

Vorrei parlare con sumochef e vorrei spiegargli che non sto minando la sua autorità, vorrei invitarlo fuori a bere una sera. In Giappone si usa così: ci si ubriaca davanti a un bicchiere e ci si parla in modo viscerale, tentando di trovare una soluzione e di avere una strategia comune per risolvere reciproci problemi. Così decido e una sera lo porto fuori, beviamo, chiaccheriamo e infine gli dico: tu sei bravo nel tuo lavoro, il problema è che dentro al tuo hotel hanno chiamato un'occidentale (sbagliando è ovvio) per svecchiare l'immagine dell'hotel. I tuoi piatti vanno bene, ma purtroppo non vanno bene per quello che pensano loro di fare. Dobbiamo trovare assieme un modo nuovo di presentare le cose, ho bisogno della tua collaborazione, ho bisogno tu capisca che la mia estetica è diversa dalla tua, come io imparo e prendo spunto dalla tua estetica vorrei tu facessi lo stesso con la mia. Mi piacerebbe tu accettassi a mente aperta il mio tentativo altrimenti il nostro lavoro è sprecato. Ti va di collaborare e cambiare oppure non ti interessa niente?

Sumochef ci pensa a lungo, sembra un po' confuso, è anche ubriaco, ma pare ci pensi. Ci rumina su. Vedremo nei prossimi giorni. Il giorno dopo mi dice buongiorno, si inchina e se ne va verso gli altri due banchetti a passo svelto, che anche se è grande e grosso, si muove veloce e sembra sempre stia per caricare qualcuno o qualcosa.

Cambiare per me è crescere, ma non so se sumochef voglia crescere. Uno a una certa età non ha più voglia di mettersi in gioco...partendo da me: io spero di cambiare fino al giorno in cui stramazzo al suolo, imparare fino all`ultimo respiro. Ma il mondo non gira attorno a me. La terra gira intorno al sole. Da un bel po' di milioni di anni. Da quasi 10 miliardi di anni. Per dire.

Etichette: