Come mangiano gli altri
A stare a sentire tutti i clienti stranieri (quelli di passaggio o i residenti in India) sembra che stia facendo una cucina bellissima e meravigliosa. Poi a stare a sentire gli indiani sembra che stia facendo una cucina sciapa e blanda. Troppo poco sapore. Quindi lentamente stiamo facendo due cucine separate: una per l'indiano medio e un'altra per lo straniero. Vale a dire: la pasta super-piccante salata e scotta al primo, al dente e condita il giusto al secondo. Stesso discorso vale per il risotto. Ora abbiamo raggiunto un sottile perfezione percui nessuno si lamenta più. E' difficile? sì. Mi sembra di stare a fare una cucina schizofrenica. Si diceva: de gustibus non disputanda. Apriamo il dibattito sulla memoria della papilla gustativa. Cosa fa la cucina a un popolo? Anzi cosa fa la mamma alla propria prole con il cibo e come la prole s'attacca alla memoria della propria madre attraverso il cibo. Questione complessa. Sono sicura che un giorno verrà fuori che il neurone denominato C18 situato nella zona del talamo venga pesantemente influenzato dai primi sapori materni e che a sua volta il suddetto neurone riassetti tutti i neuroni della memoria sulla suddivisione di buono o cattivo dalla esclusività della primigenitura della sensazione. Per dire.
Etichette: De rerum culinaria
3 Comments:
Io, da qui, non posso assaggiare la tua cucina. Ma mi viene voglia di fare un salto a provarla già solo leggendo il tuo blog!
Ciao,
ti leggo da qualche tempo, affascinata..
Vedendo la foto che illustra il post non resisto: ad un corso di analisi sensoriale appresi che i gusti sono piu' di 4, almeno 5 (considerando l'umami ), anche 6 (metallico), addirittura mi pare che in Cina si ritenga siano ben 8 !
i tuoi post sulla cucina sono sempre i migliori.
continua così!
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