L'ultimo dell'anno tra riso e pianto
C'era una quantità di gente che non vi sto neanche a raccontare. Vecchi, bambini d'ogni età, giovani e ragazzine, donne e uomini che volevano mangiare e festeggiare. Avevano vestito a festa la cucina centrale, l'hanno pulita ben bene e le hanno dato anche una mano di bianco avorio e al centro una quantità di cuochi e commis, pentoloni e pentoline, forni tandoori e quelli a convenzione, un frastuono assordante e tutt'attorno il buffet di cibi speziati e piccantissimi, e poi si passava nella stanza color rosso velluto piena di dolci e dolcezze, biscotti e brownies ma non c'erano panettoni e pandoro, che insomma siamo in India e non sanno neanche cos'è il panettone e il pandoro. Un frastuoni di luci e di colori, di saree sberluccicanti e di gioielli paurosi. La main kitchen ha dato da mangiare tranquilla e festante a 500 persone, tutti in fila con i piatti pieni si sono abbottati di cibo segno del favore degli dei e parevano felici.
Avevo fatto un menù da capogiro di capodanno e poi son arrivati gli ospiti e tra questi una coppia anziana che sembrava appartenesse a un altro secolo. Gentilissimi e belli si son seduti e hanno ascoltato la mia spiegazione che guidandoli li ho portati nei meandri di sapori a loro sconosciuti. Si ricordavano d'essere venuti in Italia nei lontani anni settanta e mentre osservavo la signora che sembrava uscita da un libro di favole tant'era bella e aggraziata con il saree da milleeunanotte, arancione viola e rosso, e con addosso gioielli antichi tra diamanti e rubini di quelli che puoi comprarci una decina di case, ho pensato che erano degli anziani signori di quelli dal fascino solare e sorridevano e stavano ancora assieme dopo tanti anni. Finite le innumerevoli portate, m'hanno raccontato che era stata una vera esperienza e tra un augurio e l'altro è finito l'anno senza quasi che m'accorgessi. In cucina ho baciato e abbracciato tutti che gli indiani raramente s'abbracciano (e già per loro è segno d'affetto enorme e strabiliante) ma non si baciano per nulla e quando io ho dato dei baciotti sulle guancie si son imbarazzati assai ma è piaciuto loro un casino e ridevano tra felicità e sorpresa. Ho baciato anche il GM che tutto gallettoso ha urlato: chi ha fatto l'esperienza di essere baciato da tanta bellezza? e hanno alzato tutti la mano mettendosi a sghignazzare come pazzi. Lui c'è rimasto un po' strano.
Poi ho controllato i siti dei giornali e ho scoperto che Ettore Sottsass è morto e son finita che quasi piangevo perché l'ho conosciuto e ho fatto da mangiare a tutto il suo studio di cui mezzo son amichetti miei. E mi è spiaciuto tanto che sia morto seppure c'aveva la sua età e ha vissuto benissimo viaggiando e facendo le cose che gli piaceva fare, conoscendo un sacco di persone belle. Così è finito il mio anno tra riso e pianto che quasi mi mettevo a cantare '...e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango', che poi vai a vedere è la versione modernissima dell'emozione di cadere dalle stelle alle stalle. Mica per dire. Sul serio.
Avevo fatto un menù da capogiro di capodanno e poi son arrivati gli ospiti e tra questi una coppia anziana che sembrava appartenesse a un altro secolo. Gentilissimi e belli si son seduti e hanno ascoltato la mia spiegazione che guidandoli li ho portati nei meandri di sapori a loro sconosciuti. Si ricordavano d'essere venuti in Italia nei lontani anni settanta e mentre osservavo la signora che sembrava uscita da un libro di favole tant'era bella e aggraziata con il saree da milleeunanotte, arancione viola e rosso, e con addosso gioielli antichi tra diamanti e rubini di quelli che puoi comprarci una decina di case, ho pensato che erano degli anziani signori di quelli dal fascino solare e sorridevano e stavano ancora assieme dopo tanti anni. Finite le innumerevoli portate, m'hanno raccontato che era stata una vera esperienza e tra un augurio e l'altro è finito l'anno senza quasi che m'accorgessi. In cucina ho baciato e abbracciato tutti che gli indiani raramente s'abbracciano (e già per loro è segno d'affetto enorme e strabiliante) ma non si baciano per nulla e quando io ho dato dei baciotti sulle guancie si son imbarazzati assai ma è piaciuto loro un casino e ridevano tra felicità e sorpresa. Ho baciato anche il GM che tutto gallettoso ha urlato: chi ha fatto l'esperienza di essere baciato da tanta bellezza? e hanno alzato tutti la mano mettendosi a sghignazzare come pazzi. Lui c'è rimasto un po' strano.
Poi ho controllato i siti dei giornali e ho scoperto che Ettore Sottsass è morto e son finita che quasi piangevo perché l'ho conosciuto e ho fatto da mangiare a tutto il suo studio di cui mezzo son amichetti miei. E mi è spiaciuto tanto che sia morto seppure c'aveva la sua età e ha vissuto benissimo viaggiando e facendo le cose che gli piaceva fare, conoscendo un sacco di persone belle. Così è finito il mio anno tra riso e pianto che quasi mi mettevo a cantare '...e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango', che poi vai a vedere è la versione modernissima dell'emozione di cadere dalle stelle alle stalle. Mica per dire. Sul serio.
6 Comments:
ti leggo sempre con molto piacere,
auguri di buon anno
Che dire..ti amo.... incondizionatamente!
Troppi i perche' x poterli elencare,
(i raccontisulla mia India poi)
c'e' solo un piccolo neo,
- actung -
crei dipendenza!
Cosi' si va' e si viene, -stai poco a casa- ma quando ti sei....jaaaa!!
arilov
nishanga
www.nishanga.it/
www.flickr.com/photo/nishanga
nishagainberlin
Buon anno a te, Madda e pupo!!!
Non mi stancherò mai di dirti che sei una grande!!!!!
Anna_AR
Bellissimo il tuo Capodanno e bellissimo il post. Buon anno, piccolacuoca!
anche per me quest'anno nell'impasto dei dolci c'erano lacrime, piccola cosa visto che poi aggiungiamo sempre tanto amore nelle nostre ricette:
buon anno a te a M. e a tuoi lettori
ilfedidami
Finalmente un momento libero per leggerti. Buon anno, che ti porti tanti sorrisi e per nulla pianti.
Sottsass tu hai avuto la fortuna di conoscerlo personalmente, io ci tengo solo (ancora) la Valentine che mi ha accompagnato nella mia esperienza giornalistica.
Un bacio.
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