maggio 15, 2006

'A livella candita



Morrisey (cantante degli Smith) dice durante un concerto: the past is a strange place, e così l'altro giorno mentre andavo al lavoro e ascoltandolo cantare non so come e non so perché ma d'un botto in bicicletta passando davanti a una panetteria che esponeva delle sfogliatelle, mi sono ricordata del primo morto che ho visto nella mia vita. Avevo 5 anni e stavo a Napoli e nonna Teresa mi portò al funerale di un suo conoscente e me lo ricordo come se fosse qui e adesso. Mi ricordo delle urla e del pianto e del vecchio signore che giaceva sul letto candido, con la testa sprofondata tra i cuscini di lino bianco ricamato, vestito di nero perfetto, senza scarpe, con i calzini neri, e le corone di fiori e l'odore di violento profumo che emanavano. E poi una signora anziana e gentile che intesseva la storia intera della vita del defunto. E sì ella pure disse citando o forse solo raccontando 'a morte 'o ssaje ched'è?...è una livella. Poesia che ho sempre trovata meravigliosa.
E mentre pedalavo mi sono fermata perché mi sono ricordata così con l'intermittenza del cuore, che ero andata vicino alla signora e l'avevo ascoltata fino in fondo e lei alla fine della storia mi aveva portato in cucina e mi aveva dato da mangiare una sfogliatella. Quella sfogliatella con dentro una ricotta dolce piena di canditi mi aveva fatto pensare 'a livella. Allora gliel'ho chiesto alla vecchia signora cos'era sta livella che non capivo.
E' cumm sta sfogliatella. Tutti debbono mangiare nun 'o vero? altrimenti si muore. Mangiamo e siamo uguali, come quando si muore, uguali ritorniamo. Cumm quann mangiamo, accussì è.
Ma io mangio la sfogliatella e un altro mangia un'altra cosa. Mica è tutto uguale.
Sorrise la vecchia signora: eppure mangi. La sfogliatella ti piace?
Insomma mangio e muoio? Sì mi piace la ricotta dentro. I canditi no.
La signora sempre sorridendo un po' più allegra mi rispose: Prima cresci poi ti fermi, poi lentamente muori. Nel frattempo si mangia. Pensa che quando vivi è come quando ti mangi la ricotta mentre quando ti mangi il candido quella è la morte. La morte è un candido.
Si muore e si diventa un candito?! chiesi stupefatta.
La vecchia signora che scoprii più tardi essere la prefica del paese scoppiò a ridere. Rise sino alle lacrime. E tentava di trattenersi, ma non ci riusciva. Il tutto a me non fece per nulla ridere. Lei mi trovò molto simpatica. Ma lei era adulta e io una bambina. Le due visioni del mondo non sono per nulla concordanti. Si sa.
Che la morte sia un candito e che adesso quasi mi piacciono i canditi e che non so se la morte sia proprio un candito e che forse solo ora intuisca che il passato ritorna e mi appaia sempre strano...So invece di viaggiare di giorno sempre in un posto straniero. E poco ci capisco di questa impermeabilità dell'essere eterni e dell'andare e tornare dalla terra dei morti, del cibarsi dei nostri sogni e memorie da parte del nostro cimitero interiore. Che 'a livella sia candita o candida di questo solo so essere certezza. Per dire.

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8 Comments:

Blogger m said...

i canditi dovrebbro essere rivalutati. Questa è la prima cosa. La seconda è che, vivendo mio malgrado in un mondo che si ostina a chiamarle "aragostine" chi dice sfogliatelle mi fa tenrezza di default.

10:09 PM  
Anonymous Anonimo said...

A livella è anche una delle mie 'poesie' preferite. Questo post ha il sapore della memoria passata e proprio al passato mi ha fatto pensare e a quanto siamo presi dal presente e dai dubbi per il futuro.
Grazie di avere condiviso questo ricordo che ancora ti porti dentro.
Ciao.
Frank

11:48 PM  
Blogger RoVino said...

Che belle cose che hai scritto! Era un po' che non venivo a trovarti e debbo dire che mi sei proprio piaciuta.
I canditi non piacevano neanche a me, oggi, se sono di buona qualità li mangio volentieri.
Baci
Rob

3:09 PM  
Blogger marcella aka milo said...

ti linko, non c'è storia :o)

2:10 AM  
Anonymous Anonimo said...

Complimenti per le belle parole.

Però i canditi a me non piacciono proprio.

Appena posso ti linko su operamage.com

3:57 PM  
Blogger Sandra said...

La piccola Giò è sempre la piccola Giò!!
Anche io devo fare ammenda.. ma son sempre nel kaos.. che brba Giò!
Un bacione!

5:15 PM  
Anonymous Anonimo said...

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