ottobre 21, 2007

Sulle scelte esistenziali degli adolescenti

Questo blog era nato con l'intento di scrivere di cucina e di storie di vita nella cucina. Diciamo che le storie di vita stanno prendendo il sopravvento.
Qui non si ha nessuna voglia di aprire il dibattito sui gggiovani (nooo il dibattito nooo!!)
Perchè penso che le generazioni che si succedono da che la rivoluzione industriale è avvenuta siano profondamente diverse l'una dall'altra. Sono forse accumunate dalla storia sociale, dalla cultura comune, dalla stessa lingua e dall'identico territorio, ma sui valori e in specie sulla dimestichezza dei cambiamenti e della valutazioni sul come far sopraggiungere il cambiamento rispetto al passato, ogni generazione è diversa.
Il senso della famiglia per me (e molti della mia generazione) è soprattutto senso di affinità elettive (intendiamoci: appartenenza culturale) e di condivisioni quotidiane che generano affetto e amore. Siamo andati contro la famiglia tradizionale, non ci piaceva e l'abbiamo moltissimamente criticata, abbiamo fatto famiglie altre, ma poi vai a vedere è sempre quella cosa lì: appartenenza e convivenza. A me pare lampante che la generazione seguente rimetta in piedi quello che la generazione precedente ha tentato di stravolgere. Comunque rimane che ognuno ha una famiglia di provenienza il cui modello diventa vita crescendo.
Non so se ho insegnato bene e di certo quello che ho insegnato viene quotidianamente messo in discussione e quindi di mio sbaglio a parlare di passaggio di informazioni e di insegnamento. Ma il fatto di avere una figlia di quindici anni che decide di voler fare un figlio m'ha fatto fermare e pensare. Insomma i dubbi di cui mi nutro sono diventati milioni di dubbi nuovi che mi si sono scaraventati addosso e ora c'è la lenta e sistematica digestione.
E mi sono chiesta e guardata attorno del perché la nostra società non permette più agli adolescenti una scelta di vita DEFINITIVA come quella di fare un figlio. Di fatto si rimane adolescenti fino a quarantanni. Si potrà anche pensare che è naturale che avvenga avendo una vita media di ottantanni. Ma di fondo fare figli in età troppo giovane oggigiorno comporta una scelta assoluta ed epica. (E non pensiate mai che in India sia diverso. Non lo è per nulla. Il governo indiano sta tentando disperatamente attraverso una intensa campagna pubblicitaria il controllo delle nascite e nessuno vede di buon occhio una ragazza di famiglia bene far figli. Offre un pessimo esempio). Diciamocelo chiaramente: nessuno da nessuna parte nel mondo occidentalizzato e industrializzato vede bene una ragazzina fare figli. E' una scelta che potremmo definire da povertà estrema. O da credo religioso sempre estremo.
Ora che Maddalena tra tutti noi sia sempre stata quella più tranquilla e responsabile, (oserei dire molto più vecchia) è un dato di fatto. Ma la sua scelta di fare un figlio mi ha completamente spiazzato e scosso. Ovvio che nessuno è stato contento. Una vera pazzia.
Eppure...Eppure non ha scelto di farsi del male come spesso accade. Si potrebbe pensare che sia stata una scelta propositiva e positiva. Ma dipende da chi la guarda. Dipende dalla generazione e dalla cultura di ciascuno di noi. Diciamolo subito la mia famiglia si è riscossa e con estrema generosità e affetto ha accettato.
A me piacerebbe vi fosse rispetto per un'adolescente che non avrà la sua normale adolescenza e che sarà grande da subito. Poi io lo so dentro di me che queste sono le classiche cose che 'chi c'è c'è e chi non c'è non c'è'. Son quegli accadimenti che molti accettano e altrettanti se ne vanno via incazzati, per poi magari non parlarti più e quando muori dicono 'oh cazzo forse ho sbagliato!' . Non so se dipende dalla capacità di tolleranza del diverso che tutti ci trasciniamo dentro. Per quelli che ci sono e sono rimasti: qui si è un po' frastornate, un po' impaurite, un po' malinconiche e un po' felici. E' la vita. E' una nuova vita.

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17 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Come appartenente alle famiglie "altre" sento di dirti che famiglia non e' il luogo da cui proveniamo,ma sono i vari luoghi che ci costruiamo. Maddi vuole la sua famiglia e io penso che ne abbia tutto il diritto. ilfedidami

9:57 AM  
Anonymous Anonimo said...

dimenticavo di mandarvi i miei baci

9:58 AM  
Blogger perec said...

a me spiazza la sua decisione. DECISIONE. mi spiazza perché la trovo più vera, più donna, e più concreta di quanto sono io a 38 anni. provo una certa ammirazione, per entrambe, ecco. anche perché qualcuno che l'ha cresciuta l'ha emssa in grado di scegliere, e di accettare le sue scelte, costruendo.

5:02 PM  
Anonymous Anonimo said...

SBATTIAMO MASTELLA FUORI DAL PARLAMENTO! FA' CIRCOLARE QUESTO MESSAGGIO

12:47 AM  
Anonymous Anonimo said...

ero a natale da una famiglia di amici in canada , a un certo punto e' arrivata una nipote di 18 anni con un neonato in braccio, suo figlio. la padrona di casa mi ha spiegato che in famiglia tutti sono rimasti spiazzati dalla decisione sua e del suo ragazzo, 21enne. pero' avevano entrambi un lavoro anche se modesto, e si volevano bene. forse 15 anni e' un peletto troppo presto. ma vai a sapere.

1:11 AM  
Anonymous Anonimo said...

Avevo 7 anni di più quando diventai babbo, e non me ne sono mai pentito. Una mia amica ginecologa dice che da un po' le ragazze si vogliono quasi sempre tenere i bambini, con p senza babbi, non abortiscano più, che non è male. Zeitgeist?

In bocca al lupo a tutti!

10:47 PM  
Anonymous Anonimo said...

Mi chiedevo come è stato l'impatto di Maddalena con l'India. Come passa le giornate? Com'è il suo umore? Il tuo mi sembra discreto anzi direi ottimo paragonato con le depressioni milanesi.
Deve essere il sole del sud.

10:02 AM  
Anonymous Anonimo said...

Piccola :

io nel 1976 di anni ne avevo diciotto (quando il pupo nacque, nel gennaio '77, ormai diciannove e due mesi) e a compagni e compagne di liceo che mi sgranavano gli occhi addosso ho sempre fatto notare di essere tecnicamente in grado di riprodurmi già da circa cinque anni. Quindi era pure tardi, no? Ah, quest'antinomia naturale/sociale che va allargandosi sempre di più.

(E' stata dura, ovviamente: per mille motivi. Ma siamo cresciuti insieme, e -te lo dico ora con la saggezza dei quasi cinquanta- tornassi indietro lo rifarei senza dubbio).

Non vorrei essere nei panni del/la pupo/a, con una così brutta cheffa per nonna ;) )

Besos muchos * * *
equipaje

10:32 AM  
Anonymous Anonimo said...

Bho anche per me 15 anni sono pochissimi, e penso a me a quell'età ed ero una ragazzina saggia, dicevano. No, io non lo terrei e non lo vorrei un figlio a 15 anni, anzi in questo momento a 27 nemmeno, dato che la sua mamma nn avrebbe da offrirgli il futuro che la mia mi ha offerto. Ma sono libera e cosciente e in grado di capire quanto questa sia una scelta troppo personale per sindacare.
Spero che la tua bimba sia tanto paziente e saggia da rispettare negli anni e nel tempo, questa sua scelta. Penso che appoggio e comprensione nn le mancheranno.
In bocca al lupo :)
Concettì

10:39 AM  
Anonymous Anonimo said...

Secondo me in India molti pensano che avere un figlio a 15 anni è assolutamente normale.
Tutto è relativo. E' solo la nostra cultura che ci fa credere che sia sbagliato.
Se la NATURA l'ha permesso allora è la nostra cultura che sbaglia e soprattutto è il modo in cui cresce i propri figli imponendo che si è pronti solo a 30 anni e oltre.

12:05 PM  
Anonymous Anonimo said...

Con due figli ormai grandi, penso di aver credito a dire certe cose.
Cheffa, abbiamo già detto della sua scelta. Sullo "scontro generazionale", come si diceva una volta, è normale: con il mio grande (28 anni) abbiamo un rapporto da uomini adulti... e colleghi, con la piccola (22 anni) ci sono ancora scaramucce, ma abbiamo passato il periodo delle guerre fino a non molto tempo fa.
In questo contesto potrebbe inserirsi anche la decisione di Maddalena: più che aver voglia di avere un figlio è stata forse la voglia di affermare la sua personalità, a prescindere da tutto e tutti.
E' dura in certi momenti, ma vedrai come sarà bello.

11:41 PM  
Anonymous Anonimo said...

sarà dura, molto dura per lei. ma l'ammiro molto. Avrei voluto avere il coraggio di tenermi quel figlio a diciotto anni. Lo penso sempre, anche adesso che di figli ne ho due, anzi forse adesso di più. MAdda vivrà con te? avrà tanto bisogno di una mano... Un bacio a tutte e due

10:49 PM  
Anonymous Anonimo said...

Ho una figlia di 15 anni anch'io e l'immedesimazione è stata immediata. Anch'io proverei tutti i sentimenti contrastanti che tu stai provando, però non metterei la questione tanto in termini morali o culturali. La rinuncia forzata alla giovinezza (che non un fatto di età ma di spensieratezza) potrebbe avere ripercussioni in un secondo momento. Questo è ciò che più mi addolorebbe per mia figlia. Per il resto, tutto si farà. Auguri di cuore.

2:46 PM  
Blogger bricolo-chic said...

Rimango senza parole di fronte a tanta determinazione e tanto coraggio. Avere la certezza che tu sarai sempre e comunque con lei sicuramente l'ha aiutata in questa decisione. A questo punto speriamo che sia femmina!

8:48 PM  
Anonymous Anonimo said...

sinceramente io spero sia un maschietto...:)

5:56 PM  
Anonymous Anonimo said...

Senti questa madda. Avevo 16 anni nel lontano '80, quando scoprii di essere incinta. Andai a fare il test senza dire niente a mia madre, il responso fu negativo. La presi malissimo, ero convinta che negativo fosse indice di notizia negativa, a scuola non ho mai fatto molta attenzione all'algebra. Rifeci il test che risultò positivo e lì decisi di dirlo a mia madre come notizia positiva, sai tipo bob marley positiv vibration, yeah. Guarda mamma ho fatto il test ed è positivo. Non sono incinta! Mia madre mi guardò, mi fece un corso accelerato di algebra e mi consigliò di rifletterci un pò, visti i presupposti. Decisi, avendo ora chiari i positi ed i negativi, di abortire e di ritornare a scuola per imparare un pochino di più dell'algebra. barbarasatutto

10:20 AM  
Anonymous Anonimo said...

figlie speciali x mamme speciali... nella vita ci vuole coraggio e consapevolezza e se maddi ne ha anche solo un germoglio per i suoi 15 anni... allora auguri. ank'io sono cheffa e ti ho scoperta grazie al filetto bencotto che tra le risate ha calmato un acceso diverbio col capo... evvai

12:57 AM  

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