2007. Bucarest. Papanati.
A Est prima dell'India c'è questa capitale che vi andrò a raccontare. Una capitale scarrupata, decadente e polverosa. Una capitale piena di anime zingaresche e piena di facce un po' così che poi non sono quelle dei francesi ma sono quelle degli italiani. Che poi com'è e come non è, sono sempre quelle facce che incontri nelle capitali d'orienti non affacendate e son facce da bucanieri che non hanno molto da dire in casa propria e scappano via a tentare la fortuna altrove. La capitale si chiama Bucarest, e prima molto prima dell'avvento del comunismo doveva essere meravigliosa. Poi è arrivato Ciausescu e ha abbattuto interi quartieri per farci i boulevard parigini. S'è fatto pure la sua di casa e l'ha chiamata La Casa del Popolo: enorme, opulenta e folle come lo era la reggia di Versailles. Nel pieno del suo delirio ha tentato di far diventare stanziale la popolazione Rom che è sempre stata nomade per eccellenza. Ha dato loro una casa e un lavoro e li ha piazzati tutti in pieno centro, un centro che è un po' turco, un po' austriaco e e un po' francese. Sperava che le case pericolanti venissero abbattute alla prima scossa di terremoto. Invece accadde che il terremoto arrivò ma abbattè i quartieri appena costruiti. E il centro rimase in piedi. Scarrupato, zingaresco e colorato. E' per questo che i rom abitano tutti nel centro in case bellissime seppur fatiscenti.
Bucarest è bella. Seriamente bella. Ma ci vorranno ancora due decenni prima che un serio restauro la riporti all'antico splendore. I rumeni son strani, son gentili e son affettuosi. Si stramazzano di birra e cibo e hanno questa cucina arcaica fatta di zuppe e aglio che loro chiamano ciorbe. Gran minestroni pieni di panna acida, e di tutti i tipi: con le polpette, con la trippa, con la carne o di sola verdura. E c'hanno tanti tipi di verze e l'insalata di verza la consiglio. Hanno svariati tipi di yogurt e panne acide buonissime.
Ho mangiato la miglior tartare della mia vita. La carne è buonissima, è carne che senti che sa di carne vera. Peccato che i rumeni la carne cruda non la mangiano perché fan parte del concetto alimentare da cultura arcaica : il crudo non si mangia. Perché fa subito malattia. In effetti la carne cruda la mangiano solo quelli che hanno una catena del freddo (frigoriferi ecc. ecc.) e i 'selvaggi' (alias raccoglitori-cacciatori). A tavola mi guardavano tutti sconvolti e piuttosto schifati. E poi hanno una bontà clamorosa chiamata: papanati (pronuncia papanasc). Una sorta di bombolone-kraffen servito caldo con panna acida e marmellata di albicocche (o di amarene). E' buonissimo: ma bisogna andare nei posti giusti altrimenti fa piuttosto schifo.
Un ottimo posto dove mangiarlo è il Bistrot Atheneu accanto all'Ateneo. Un posto che ai rumeni non piace ma a noi occidentali moltissimo perchè si respira l'aria dell'antico del secolo scorso.
Bucarest vale la pena di andarci a vedere le case abbandonate, le strade polverose, sorbirsi ciorbe, mangiare papanati, bere ottima birra. E insomma non è mica così vero che i rumeni son brutta gente. La brutta gente che ho visto lì sono solo gli italiani. Per dire.
Bistro Atheneu, St.Episcupei n.3, tel. 3134900, Bucarest.
Bucarest è bella. Seriamente bella. Ma ci vorranno ancora due decenni prima che un serio restauro la riporti all'antico splendore. I rumeni son strani, son gentili e son affettuosi. Si stramazzano di birra e cibo e hanno questa cucina arcaica fatta di zuppe e aglio che loro chiamano ciorbe. Gran minestroni pieni di panna acida, e di tutti i tipi: con le polpette, con la trippa, con la carne o di sola verdura. E c'hanno tanti tipi di verze e l'insalata di verza la consiglio. Hanno svariati tipi di yogurt e panne acide buonissime.
Ho mangiato la miglior tartare della mia vita. La carne è buonissima, è carne che senti che sa di carne vera. Peccato che i rumeni la carne cruda non la mangiano perché fan parte del concetto alimentare da cultura arcaica : il crudo non si mangia. Perché fa subito malattia. In effetti la carne cruda la mangiano solo quelli che hanno una catena del freddo (frigoriferi ecc. ecc.) e i 'selvaggi' (alias raccoglitori-cacciatori). A tavola mi guardavano tutti sconvolti e piuttosto schifati. E poi hanno una bontà clamorosa chiamata: papanati (pronuncia papanasc). Una sorta di bombolone-kraffen servito caldo con panna acida e marmellata di albicocche (o di amarene). E' buonissimo: ma bisogna andare nei posti giusti altrimenti fa piuttosto schifo.
Un ottimo posto dove mangiarlo è il Bistrot Atheneu accanto all'Ateneo. Un posto che ai rumeni non piace ma a noi occidentali moltissimo perchè si respira l'aria dell'antico del secolo scorso.
Bucarest vale la pena di andarci a vedere le case abbandonate, le strade polverose, sorbirsi ciorbe, mangiare papanati, bere ottima birra. E insomma non è mica così vero che i rumeni son brutta gente. La brutta gente che ho visto lì sono solo gli italiani. Per dire.
Bistro Atheneu, St.Episcupei n.3, tel. 3134900, Bucarest.
Etichette: the trip
1 Comments:
Leggendo la tua tappa rumena e ripensando alle "specialità" che hanno tentato da me l'ucraina ed il moldavo che sono passati, scusa, ma non mi viene affatto l'acquolina in bocca. Attendo di meglio alla prossima tappa. Buon viaggio.
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