maggio 25, 2009

Zeitgeist 3


Diciamo che sposo l'opinione di Lia perché 'o rattuso a me ha sempre fatto abbastanza schifo. 
Rimane che c'è qualcosa che non mi torna. Non mi torna che non si parli più di crisi economica, di terremotati, di Mills. 
Tutto 'sto gran parlare, spettegolare, dichiarare, strombazzare e non trombare m'ha fatto riflettere che l'ultimo caso dove si sono smosse le coscienze degli italioti, è stato il caso Englaro. Ecco. Il caso Letizia è uguale al caso Englaro. Pensateci: due giovani donne con due destini completamente differenti. Accomunate solo dal fatto di essere finite loro malgrado sulle pagine di tutti i giornali, volenti o nolenti. E fateci bene caso: il loro padre era un socialista. Ripeto: due casi completamenti diversi. Eppure...
La dicotomia è quella: eros & thanatos. Pensateci bene e a lungo. Credete che bisogna smettere di parlare di Noemi Letizia? come s'è smesso di parlare del caso Englaro?
Bisogna continuare a battagliare sul caso Letizia. E' importante comprendere quanto siamo lontani dal concetto di essere persone civili, di diventare esseri civici e di progredire a soggetti politici. Siamo lontani anni luce dalla democrazia. Stiamo ancora all'alba del pensiero umano. Rimaniamo sempre lì, sullo stesso palcoscenico a recitare ancora e ancora il medesimo grottesco melodramma. Con '0 rattuso che rantola e rotola. Like a rolling stone. Per dire.

Etichette:

5 Comments:

Anonymous armarobi said...

Buondi' cuochetta. Condivido come quasi sempre il tuo pensiero, ma in questi giorni un pochino piu' del solito una sottile inquietudine mi pervade. Noi che siamo fuori, all'estero intendo, come possiamo fare affinche' questa desolazione assoluta prima o poi cambi? Rientro
dal lavoro ogni sera e ho quasi paura e sempre angoscia a leggere le cose dell'Italia. Da qui, a parte qualche post lasciato in giro
per la rete, non vedo altra possibilita' e il senso di frustrazione (politica e sociale)
aumenta sempre piu'..

7:23 AM  
Blogger lapiccolacuoca said...

anche da qui. è quell'inquietudine che ti prende quando capisci che non hai chiuso la porta e tu sei lontanissimo da casa. telefoni a tutti, ma nessuno risponde. rientri sperando che ci sia rimasto qualcosa e al posto della casa ti ritrovi un mucchio di macerie.

7:30 AM  
Anonymous Maurice said...

Mi (ci) piacerebbe tanto che il nostro facesse la fine di Clinton, travolto non da qualche voglia senile appagata sotto la scrivania, ma dall'aver mentito alla nazione.
Purtroppo non abbiamo neppure più quel briciolo di coscienza politica ed etica che ci fa gridare allo scandalo.

@ Armarobi: non tutto è perduto. Sono arrivato a sperare in un altro 25 luglio, ad opera del Gran Consiglio del Fascio: la storia a volte si ripete.

8:36 AM  
Blogger Massimo said...

Anche io ho la stessa inquietudine. Vivo in un paese scandinavo e qui non c'è nessuno, a prescindere dall'appartenenza politica, che si capacita di come Silvio Berlusconi sia stato nuovamente eletto dagli italiani e proclamato presidente del consiglio.

4:57 PM  
Anonymous Closethedoor said...

State state all'estero, qui l'aria e' irrespirabile, e soprattutto si respira una rassegnazione che io non ricordo di aver mai sentito.
Non mi perdono di aver assecondato le pressioni di mia madre perche' non lasciassi l'Italia.

1:45 PM  

Posta un commento

<< Home