novembre 17, 2005

MORETTI e lo stato delle cose

Vi ricordate: vedo gente e faccio cose, ve la ricordate vero? e se dicessi:
faccio gente e di cose ne vedo poche? Le ultime difficoltà sono stare con le persone, parlarci assieme, conversare, capire COSA vogliono, tentare di intuire prima di chiedere, risolvere i LORO problemi e infine pormi un obbiettivo. Quindi la gggente me la devo fare. Uno stato di cose. Detta così è uno stato che non ispira. In verità è quello che succede. Non riesco più a vedere cose nuove. Quelle che mi entusiasmano. Mi capita quindi un progetto nuovo: si apre un posto e mi chiamano all'ultimo secondo netto. Come sempre. Un classico dello stato delle cose. Non sono ancora entrata in cucina. Sottopelle già so che è piccola e sfigata. Me la fanno vedere. E com'è? piccolissima e sfigatissima. Mi chiedo perchè non chiamano gli chef (ME) per la progettazione dello spazio cucina? perchè fanno sempre le cucine in posti piccoli e sfigati? Il cibo è bello e ha bisogno di luce, perché è colore, è vita...(mi spiace e non mi piace) mi dispiace sempre che venga recluso in cantina, nei sottoscala, nei retrobottega...il cibo dev'essere messo in alto vicino al cielo. Uno mangia per vivere. Se uno mangia solo per sopravvivere è uno sfigato VERO. Altro stato di cose. Scuoto la testa, sospirone e prendo sto progetto e vediamo come la risolviamo con l'apertura tra due settimane. E vai di botte di adrenalina. La devo smettere. Domani smetto. Lo dico sempre e sto sempre ad aprire posti nuovi che vedo gente e faccio cose. Lo stato delle cose. Mie.

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